La festa dei serpari è si svolge il 1° maggio in onore di San Domenico Abate, è di origini antiche riconducibili al rito pagano di venerazione della dea Angizia.
I “serpari” o cacciatori, iniziano a catturare i serpenti locali rendendoli innocui per esporli durante la processione drappeggiando la statua di San Domenico e i Serpari. San Domenico andando via da Cocullo lasciò un suo dente molare e un ferro della sua mula come protezione per gli abitanti dagli animali rabbiosi e velenosi di cui quel territorio era pieno. A Cocullo sono ancora conservate le reliquie del santo: un molare ed un ferro della sua mula